L’unicità degli alberi monumentali è dovuta ad alcune caratteristiche quali ad esempio l’età, le dimensioni, la forma della chioma. La loro difesa si deve al riconoscimento del loro valore naturale, storico, culturale e paesaggistico ed è assicurata da una apposita normativa nazionale. Per la loro età, che può arrivare a centinaia di anni, consentono analisi di eventi storici, processi culturali riguardanti la gestione delle risorse naturali, dinamiche ambientali legate a processi naturali o a quelli o all’antropizzazione, ad esempio i cambiamenti climatici. Infine, ma non ultimi, il patrimonio genetico e la biodiversità che sono da considerare l’esito di lunghi periodi di evoluzione e selezione. Bisogna tenere presente che dalla conservazione della biodiversità dipende la stabilità degli ecosistemi e quindi le possibilità di sopravvivenza dell’uomo stesso. Un albero secolare può essere considerato una trappola evoluzionistica, se viene tagliato, compromette le possibilità di sopravvivenza della maggior parte degli organismi ospiti. Per tutti questi motivi gli alberi monumentali vanno tutelati e vanno favorite le pratiche per incrementare il loro numero.
L’importanza e le finalità attribuite dalla legislazione italiana agli alberi monumentali è già stata illustrata in altro articolo del presente blog avente per oggetto gli alberi monumentali di Trieste. In questo caso l’attenzione è stata focalizzata su quelli del territorio regionale del Friuli venezia Giulia (FVG).
Mappa degli alberi monumentali del FVG
Nella mappa gli 8 alberi più alti sono contrassegnati da etichetta rossa a forma di quadrato , i 13 alberi con la circonferenza maggiore sono contrassegnati da un’etichetta gialla a forma di rombo.
Legenda
La mappa è stata creata con Google My Maps importando i dati del censimento del 26/07/2022 reso disponibile dal MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste).
Nella mappa sono stati inseriti i dati della Regione Friuli Venezia Giulia consistenti in 476 casi.
Nella mappa cliccando su ogni etichetta si apre una finestra in cui sono evidenziati i dati essenziali quali il nome della specie (nome scientifico e nome volgare), latitudine e longitudine, comune e località, circonferenza del fusto ed altezza ed infine i criteri di monumetalità. Con il tempo si procederà ad una ricerca delle immagini di ogni esemplare aggiornando quindi progressivaente la mappa. Chiunque disponga di foto relative ai casi inseriti in mappa può segnalarle mediante l’accesso al modulo seguente: Modulo per l’invio di foto
Regioni italiane a confronto
Nel Friuli Venezia Giulia (aggiornamento del 26/07/2022) risultano censiti 476 alberi rappresentati da 126 specie. Questo dato, confrontato con la dotazione di alberi monumentali di tutte le regioni italiane, fa emergere che il FVG è la regione che vanta il più basso numero di alberi; solo Campania, Trentino Alto Adige, Molise, Basilicata, Liguria e Valle d’Aosta hanno una dotazione inferiore a quella del FVG. Le regioni maggiormente dotate di alberi monumentali sono Sicilia, Lazio, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna che nell’insieme vantano una dotazione di oltre 1000 esemplari. Sono diverse le ragioni che possono spiegare queste situazioni, ad esempio l’estensione della superficie regionale, la natura geomorfologica, il diverso grado di antropizzazione (numero di abitanti e di aree residenziali), l’asseto storico ed urbanistico, la diversa attenzione destinata alla gestione delle risorse naturali e infine il grado di sensibilità ambientale. Inoltre questa lettura non va interpretata come un tentaivo di stabilire un vincitore, tutt’altro, l’analisi tende a stimolare la segnalazione di nuovi alberi monumentali dando così un contributo alla conservazione delle risorse naturali.
Province FVG a confronto
La ripartizione dei 476 alberi monumentali censiti nel territorio regionale mostra notevoli differenze nella 4 province: Udine risulta quella maggiormenet dotata con circa il 70% degli alberi monumentali, segue Pordenone con il 13%, Gorizia (10%) e Trieste è ultima con appena il 7%. Anche questi dati andrebbero opportunamente valutati tenendo conto dei criteri precedentemente espressi.
Comuni del FVG a confronto
Nel complesso sono 115 i comuni del FVG che hanno contribuito al riconoscimento di almeno un esemplare di albero monumentale. Capeggiano la lista Trieste (39) e Udine (28); da 10 a 20 esemplari sono presenti nei comuni di Paularo, Ronchis, Tarvisio, Cividale del Friuli e Codroipo. In tutt i i restanti comuni sono presenti fino a 9 esemplari con una larga prevalenza di casi con 1 o 2 alberi monumentali.
Tante specie di alberi, ma solo alcune dominanti come numero di casi
Le due specie che prevalgono come casi sono rispettivamente il Gelso bianco (34 casi), Cedro dell’Himalaya (30) e il Platano comune (28); Abete rosso, Bagolaro, Faggio, Ippocastano, Sofora del giappone, Pioppo nero, Pino d’Aleppo, Tasso, Sequoia sempreverde, Magnolia e Castagno contano da 19 a 11 presenze; circa il 50% delle specie (nell’elenco da Acero minore fino alla Vite) sono rappresentate da un solo caso.
I più grandi
Gli esemplari che vantano l’altezza maggiore (da 40 a 50 m), com’era prevebile, sono rappresentati da Pinacee (Abete rosso, Abete bianco, Larice). Il più alto in senso assoluto è l’Abete rosso di Paularo, che per questo primato è stata denominato “La Regina”. L’unica eccezione è rappresentata dal Pioppo nero di Doberdò del lago che vanta un’altezza di 42 m.
Specie | Altezza (m) | Comune | Località |
Abete rosso | 40,5 | Socchieve | Casera Cercenati di Losa – Zocs |
Abete rosso | 42 | Ampezzo | Bosco del Diavolo |
Larice | 42 | Ampezzo | Bosco del Diavolo |
Pioppo nero | 42 | Doberdò del Lago | Lago Doberdò |
Abete rosso | 43 | Socchieve | Casera Cercenati di Losa – Zocs |
Abete bianco | 47 | Ampezzo | Lago di Sauris – Scalotta |
Abete bianco | 48 | Paularo | Paularo |
Abete rosso | 50 | Paularo | Plan di Zermula |
La circonferenza record (958 cm) è raggiunta dal Castagno di Grimacco. Seguono in ordine di grandezza 12 esemplari, dal Pioppo bianco di Ronchis al Cedro dell’Himalaya, con circonferenze comprese tra 864 a 610 cm.
Casyagno di Grimacco – età stimata 400 anni
Specie | Circonferenza (cm) | Comune | Località |
Cedro dell’Himalaya | 610 | Udine | Via Marco Volpe |
Libocedro | 630 | Udine | Borgo Aquileia – Piazza del Patriarcato 5 |
Tiglio selvatico | 633 | Malborghetto Valbruna | Palazzo Veneziano |
Pioppo bianco | 654 | Chions | Taiedo Chions |
Farnia | 675 | Attimis | Borgo di Sopra |
Acero campestre | 679 | Aviano | Colle San Giorgio |
Sequoia sempreverde | 683 | Ronchis | Fraforeano |
Castagno | 700 | Stregna | Dughe |
Pioppo nero | 701 | Lignano Sabbiadoro | Viale Europa |
Castagno | 783 | Pulfero | Coceanzi – Pegliano |
Farnia | 811 | Bertiolo | Villa Colloredo Venier – Sterpo |
Pioppo bianco | 864 | Ronchis | Fraforeano |
Castagno | 958 | Grimacco | Canalaz |
Scrivono di loro
Università degli Studi di Trieste
Nuove segnalazioni
Del censimento si occupano i comuni italiani mediante una rilevazione diretta e schedatura del patrimonio vegetale del territorio. Al riconoscimento concorrono cittadini, enti, istituzioni e associazioni che predispongono le loro segnalazioni mediante opportune schede, successivamente oggetto di verifica e validazione specialistica. La segnalazione di alberi monumentali deve essere presentata al comune in cui si trova l’esemplare oggetto di segnalazione.
Tutti possono concorrere, per questo il Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste promuove la segnalazione di nuovi alberi che verranno sottoposti ad una analisi delle rispondenza ai criteri fissati per il riconoscimento. Successivamente la lista verrà inviata al Comune di Trieste che deciderà di trasmetterla alla Regione FVG.
Per le segnalazioni, provviste di foto e dei dati utili per il riconoscimento, è stato predisposto un apposito modulo raggiungibile al seguente indirizzo.